"Non tutto quel ch'è oro brilla,
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
Le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri nascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E Re quei ch'è senza corona."
J.R.R. Tolkien
J.R.R. Tolkien
Desidero fare memoria della nascita, avvenuta vent'anni fa, della ormai storica libreria del quartiere Isola di Milano, la Libreria Isola del Sole.
Spero di riuscire ad essere breve, ma i ricordi sono tanti, L'avventura è stata affascinante, ricca di gioie e soddisfazioni ma anche di momenti di amarezza. Non è solo la storia di una libreria. E' la storia di un luogo del sogno, nel quale per molti anni (fino al luglio 2008) si sono intrecciati momenti di lavoro e di vita quotidiana, di gioia e di difficoltà. Per Renato, questa libreria è stata molto più di un lavoro, è stata vita vissuta, giornalmente, la realizzazione di un sogno nato, si può dire, insieme a lui.
Renato è nato nel 1949 a Roma in una situazione molto difficile e complicata. Ha vissuto per tredici anni in vari collegi, dal Friuli a Benevento. La sua era una famiglia profuga della Dalmazia, per esattezza di Zara. Credo che Renato per tutta la vita si sia sentito un po' profugo, come la sua giovane mamma, Italia, che aveva solo 18 anni più di lui.
A quindici anni, Renato ha cominciato a lavorare come commesso/fattorino in una libreria di quartiere a Roma. Un lavoro che svolgeva con passione: i libri li ha amati fin dall'infanzia. Ha imparato sul campo il mestiere del Libraio e quello dell'Editore. Dal 1969 al 1988 ha fatto tutt'altro, ma il desiderio di una libreria tutta sua non l'ha mai abbandonato.
Nel 1988, finalmente, la vita gli dà una possibilità: aprire una libreria.
Sacrifica tutti i suoi averi, frutto di vent'anni e più di lavoro e apre finalmente una specie di libreria, meglio chiamarla magazzino all'interno di un cortile di via Sammartini 21 in zona Stazione Centrale.
Dopo un paio d'anni si trasferisce in un piccolo negozio in via Pietro Borsieri al n° 22.
L'attività s'ingrandisce sempre più. Nel 1988 Renato fonda anche una casa Editrice: l'Editrice Nuovi Orizzonti. Partecipa, in veste di Editore al 1° Salone del Libro di Torino e in veste di distributore di cartoleria ai MACEF e ai KIBI della Fiera di Milano.
Dire che è vulcanico è dire poco, nonostante i disturbi di salute, sempre più pesanti.
Nel 1994, il 15 novembre appunto, approda in Via Antonio Pollaiuolo 5. I locali stavolta sono grandi, ma Renato deve rimodernare tutto. Provvede a fare le porte e le vetrine (quelle che ci sono ancora adesso), il soppalco, il bagno ecc. ecc. Tutto con le sue sole forze. Per questa libreria, Renato ha dato tutto, anche la salute. Dodici ore al giorno non erano sufficienti a portare avanti libreria e casa editrice e quasi sempre da solo.
Il colore blu della libreria è stata una sua scelta, il suo colore preferito.
Sua anche la scelta di condividere le giornate in libreria con il gatto Lucy e in seguito con Michele e poi con Iside (tutti neri per scelta, ovviamente, era o non era una libreria fascista?) Non voleva lasciarli a casa troppe ore da soli. Così la libreria, poco per volta, è diventata la "Libreria dei gatti". Se qualche cliente non gradiva la presenza del gatto, per di più nero, e non si sa se per allergia alla ideologia o alla sfiga, Renato non aveva dubbi: il cliente poteva accomodarsi in un'altra libreria.
Poco per volta la Libreria si è specializzata in argomenti di nicchia, quasi più per scelta dei clienti che di Renato stesso.
Due interi scaffali al pianterreno erano dedicati agli amati amici felini: pieni di libri, di oggetti e di... gatti in carne ed ossa. Altri scaffali, sempre al pianterreno, erano dedicati alla letteratura suddivisa per zone geografiche. Attiravano molto gli scaffali con gli autori indiani, quelli del Medio Oriente e naturalmente gli italiani. I libri più gettonati erano quelli della Newton, specialmente i Millelire e gli Adelphi.
A pianterreno erano molto ricche le sezioni dedicate alla calligrafia, agli ex libris, ai minilibri, alla medicina alternativa e alle religioni. Due interi scaffali erano dedicati al cristianesimo: Arkeios della grande amica di una vita, Silvestra Palamidessi, Gribaudi, Effedieffe dell'amico Fabio Di Fina. Il Cerchio, Ares, Lindau, Cantagalli erano le case editrici più ricercate. Non mancavano gli scaffali dedicati ai viaggi, agli animali (grande passione di Renato), all'astrologia e all'astronomia antiche, al buddismo, al taoismo, all'Islam, all'ebraismo, alle arti marziali, alla filosofia giapponese e alla cultura dei nativi nord-americani (detti anche pellerossa)
A pianterreno erano molto ricche le sezioni dedicate alla calligrafia, agli ex libris, ai minilibri, alla medicina alternativa e alle religioni. Due interi scaffali erano dedicati al cristianesimo: Arkeios della grande amica di una vita, Silvestra Palamidessi, Gribaudi, Effedieffe dell'amico Fabio Di Fina. Il Cerchio, Ares, Lindau, Cantagalli erano le case editrici più ricercate. Non mancavano gli scaffali dedicati ai viaggi, agli animali (grande passione di Renato), all'astrologia e all'astronomia antiche, al buddismo, al taoismo, all'Islam, all'ebraismo, alle arti marziali, alla filosofia giapponese e alla cultura dei nativi nord-americani (detti anche pellerossa)
Grande interesse suscitava l'ampio spazio dedicato al Fantasy, per intenderci quello del Signore degli Anelli: fate, gnomi, elfi erano molto amati soprattutto dai bimbi, i clienti preferiti di Renato. Nella libreria attuale c'è un'intero spazio/gioco dedicato tutto a loro, ricavato proprio nel locale in cui Renato ha passato tanti e tanti giorni della sua vita da libraio/editore. Sicuramente ne è molto contento.
Il piano superiore era dedicato in gran parte a case editrici indiane (Motilal Banarsidass) con una grande scelta di dizionari di sanscrito, urdu, pali, hindi ecc, (si possono trovare anche oggi) e a case editrici francesi, quelle specializzate in religioni, Molte erano le case editrici ricercate da clienti affezionati, perché difficilmente reperibili: Simmetria, Asram Vydia, Mimesis, Luni , Terra di Mezzo e molte altre.
Come tutte le cose, anche l'Isola del Sole aveva il suo lato oscuro. Quale? Nella libreria, a poco a poco, si erano infiltrati personaggi un po' inquietanti, in maggior parte ebrei massoni o semplicemente massoni. Essendo una libreria che trattava soprattutto di religioni e di spiritualità è ovvio che ci fosse la presenza di case editrici massone (Bastogi, Ecig, Kemi, Dervy. Aureas e altre) con al seguito gli argomenti che contraddistinguono questo mondo: alchimia, ermetismo, magia, tarocchi, teurgia, Kabbalah ecc. Renato fu invitato più volte ad aderire alla massoneria, ma, da cattolico, sapeva che chi aderisce a questa organizzazione è scomunicato in automatico e ha sempre declinato i gentili inviti. Fascista, della destra sociale, sì, massone no. Comunque, dal 2008 in poi la sua strada, grazie anche alla lettura dei libri del grande Ratzinger, di Vittorio Messori di Antonio Socci e della rivista Il Timone è stata solo la strada che conduce a Cristo nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana. La Provvidenza a volte sceglie strade impervie per riportare a Dio le pecorelle un pochetto smarrite.
Al piano di sopra erano presenti anche molte case editrici di destra. Fin da ragazzo Renato era stato un militante di destra, credo già nell'infanzia vissuta da figlio di profughi giuliano-dalmati. La sua famiglia aveva provato di persona l'orrore delle foibe istriane e il bombardamento di Zara.
Aveva frequentato l'Università Cattolica, mancando per pochi esami la laurea in Scienze Politiche.
Aveva frequentato l'Università Cattolica, mancando per pochi esami la laurea in Scienze Politiche.
Durante molti anni, la presenza di questi libri (Edizioni Settimo Sigillo, Edizioni del Veltro, Barbarossa, Tilopa e altre) aveva attirato molte persone di quest'area politica che erano diventati anche amici di Renato.
Dopo il 2000, la presenza di questa tematica ha cominciato a dare fastidio ai centri sociali presenti in zona Isola che hanno iniziato ad attaccare la libreria in vari modi.
Il primo ad essere bruciato fu il furgone della libreria ed il fatto avvenne proprio davanti al palazzo, con grande spavento degli inquilini, I responsabili personali non furono mai trovati (e forse nemmeno cercati più di tanto, la sinistra, si sa, è intoccabile). A causa di quest'evento delittuoso, Renato entrò a militare nella Fiamma Tricolore e la Libreria divenne sede di questa organizzazione. La seconda operazione dei Centri Sociali (se non sbaglio nel 2004) fu quella di includere la Libreria, con tanto di indirizzo e informazioni, all'interno di un fascicolo con il titolo ANTIFA (in pratica un manuale del Dagli al Fascista, Uccidere un fascista non è reato, Fascisti carogne, tornate nelle fogne e ... via schifezzando , per non parlare del tormentone del povero DAX ODIA ANCORA scritto sui muri della libreria, sulle saracinesche, se avessero potuto anche nel cesso (riposa in pace, Dax, anche se con amici così, sarà un po' dura). In questo megalomane fascicolo ANTIFA, infarcito di luoghi comuni e di vere e proprie menzogne, venivano messe alla gogna (almeno nelle nobili intenzioni dei centri sociali milanesi) tutte le organizzazioni di destra della Lombardia compresi negozi di vario tipo e librerie. Renato, più che altro per divertirsi un po', replicò con il suo famoso ANTICO' (ANTICOGLIONI) di prossima pubblicazione, che non fu molto gradito ai destinatari. Gli attacchi continuarono, ora con volantini, ora con scritte di insulti di vario tipo (pochissimo originali a dir la verità) scritti con vernice bianca sul marciapiede davanti alla libreria (vedi foto) ecc. ecc.
Meno male che adesso i Centri Sociali, Leoncavallo compreso, sono stati ricevuti da Bergoglio in Vaticano in pompa magna, sono stati invitati dallo stesso Bergoglio a continuare la lotta e quindi compiranno le loro buone azioni quotidiane con il supporto della benedizione papale. Meglio di così, cosa possono desiderare ancora questi bravi (sigh) ragazzi? Auguri.
Che altro dire?
Writing sul marciapiede della libreria - Autore: uno dei tanti coglioni
anonimi di un centro sociale milanese (mica si firmano i topi di fogna) |
Molte persone della zona frequentavano la libreria perché Renato era un vero e proprio cane da tartufi nel cercare i libri. Riusciva a trovare anche i più strani, delle case editrici più piccole e particolari. Il suo mestiere lo sapeva fare e lo faceva con grande passione, basta leggere le recensioni sulla libreria, del resto... (ANTIFA escluso, ovviamente).
Per un certo periodo la Libreria era stata anche la Sede di un Circolo, denominato "Caffè Metafisico", frequentato da un gruppo di fedelissimi che si parlavano anche in un forum. L'iniziativa era entusiasmante. Sono stati organizzati molti incontri (di cui si parlerà in altri post) con autori decisamente interessanti: Maurizio Blondet, Luca Gallesi. Curzio Nitoglia, Rino Cammilleri, Lazslò Toth e altri. Purtroppo, anche questa interessante iniziativa si è interrotta per cause di forza maggiore. La principale di queste cause è stata sicuramente la passione dimostrata per questi incontri da un gruppo di guenoniani, molto istruiti, giovani e intelligenti, italianissimi, purtroppo di fede islamica. Dico purtroppo perché non permettevano a nessuno di esprimere opinioni in contrasto con il pensiero unico islamico. Ovviamente, non si sognavano neppure di tagliare non dico una gola, ma neanche un capello, però avevano un'arma ancora più micidiale. Erano talmente soporiferi nei loro argomenti, a senso unico, che, alla fine, forse qualcuno avrebbe preferito il taglio della gola... ma insomma, il circolo si è sciolto naturalmente per esasperazione da Islam. Del resto, non si poteva escluderli, gli incontri erano aperti a tutti e i metodi da Centri Sociali, appunto... li lasciamo ai centri sociali. Peccato che centri sociali e Islam siano così simili, perché altrimenti ... si potrebbero accettare scommesse su chi s'addormenta per primo.
Del resto, i nostri islamici guenoniani frequentavano anche gli incontri del giovedì dei domenicani di Santa Maria delle Grazie e anche in quelle occasioni non era facile riuscire ad esprimere una idea che fosse una, senza subire i soporiferi controinterventi islamico/guenoniani. Credo che in quel periodo storico abbiano afflitto con la loro presenza tutti gli incontri di argomento religioso o spirituale che dir si voglia di Milano, più o meno con identici risultati. Il sopore è peggio della spada!
Renato, comunque, ha chiuso la sua storia con la libreria nel 2008, come tutti i suoi amici sanno e non è questo il luogo e il momento di parlarne.
Oggi, qui, voglio solamente fare gli auguri alla Libreria, la più bella e ricca dell'Isola che è stata adottata nel 2010 dalla signora Laura, il proprietario attuale, grande appassionata di libri, molto competente.
Le tematiche trattate, probabilmente anche le persone che frequentano la libreria non sono più le stesse del suo difficile, entusiasmante inizio, ma è bello che la Libreria comunque continui a vivere, è importante che non sia diventata un fast food cinese (con tutto il rispetto per i fast food cinesi) o peggio ancora...
E comunque...
Le tematiche trattate, probabilmente anche le persone che frequentano la libreria non sono più le stesse del suo difficile, entusiasmante inizio, ma è bello che la Libreria comunque continui a vivere, è importante che non sia diventata un fast food cinese (con tutto il rispetto per i fast food cinesi) o peggio ancora...
E comunque...
So che anche adesso ogni settimana si riunisce un circolo o gruppo... per fare la maglia... non fatelo sapere ai guenonislamici, per carità, vi si potrebbe infilzare un ago in un occhio... per il sonno.le radici profonde non gelano
La Creatura di Renato è in buone mani, anche se molto diverse dalle sue, la vita continua e le Sue vie, a volte, non sono le nostre.
Auguri, cara Isola del Sole.
Il Video è della "Compagnia dell'anello" - Anche se tutti... noi no
Video dedicato a Renato Bordonali e alla sua Libreria "Isola del Sole" (nata il 15 novembre 1994)